LE POESIE POSTUME DI ANNA MAGNANI
È stato un susseguirsi di emozioni e di ricordi, sabato pomeriggio 21 novembre,
quando a Sabbione di Reggio Emilia, nella sala «Zona Franca», amici, amiche ed
estimatori si sono susseguiti sul palco per parlare di Anna Magnani e dei suoi
versi, resi pubblici con «Sognando Girasoli», libro postumo in ricordo della
poetessa morta improvvisamente nel febbraio 2009 a soli 64 anni. Una raccolta,
questa, che la sorella Bruna ha dato alle stampe dopo averla trovata - per caso
- nell'abitazione di campagna di Sabbione dove Anna viveva sola. Mentre
scorrevano i versi, letti magistralmente da Francesca Scarapellini, gli amici
della cultura reggiana si alternavano nel ricordo. Struggente quello che la
collega e poetessa Giovanna Gregori ha espresso attraverso la voce narrante.
Tanti hanno voluto ricordarla con affetto: Chiara Barigazzi, Luciano Zamboni,
l'amico fedele Giacomo Borgatti... Clementina Santi presidente dell'associazione
scrittori, particolarmente amica di Anna, si è detta felice che a parlare di lei
siano colleghi poeti e scrittori perché è un fatto significativo e dimostra
l'amicizia che li legava. Anna aveva un grande senso di solidarità e di
accoglienza verso tutti; "questa è l'essenza delle nostre relazioni", ha
ribadito la Santi, "e Anna rappresentava la nostra coscienza. Era austera,
severa, un monito ad essere giusti, trasparenti. Una sua grande virtù. Vera
custode della nostra associazione, il suo rapporto con la poesia era quasi
sacro, lo conservava gelosamente e aveva messo la sua sensibilità al servizio
degli altri". La pittrice Anna Bertani (un suo dipinto impreziosisce la
copertina), che l'ha consociuta solo verso la fine dei suoi giorni terreni, ha
scoperto in lei uno scrigno di sentimenti ed immagini che l'hanno ispirata in
alcune sue opere. "La sua penna è diventata il mio pennello...". L'avv. Alfredo
Gianolio di lei ha detto: "la conoscevo da molti anni, ma solo in superficie,
perché i suoi risvolti interiori si scopriranno solo attraverso i suoi scritti".
Padre Gianfranco Meglioli, che la conosceva da 41 anni, si è detto certo che il
suo ricordo si prolungherà nel tempo: "la poesia è un mistero che comprende
tutte le cose. Le sue poesie non sono fogli sparsi ma riflettono il contenuto
della sua persona. Ho avuto un rapporto spirituale con lei, e sono qui a dire
che la sua poesia è anche teologia che la spingeva ad...andare - come dice una
sua poesia - verso le porte del Cielo".
Domenico Amidati
Articolo apparso su "La Libertà" del 28 novembre 2009
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